Solidarity with the Palestinian National Liberation Struggle!
As we have been explaining for some time now, we have entered a new historical era characterised by the transition to multipolarity, which will push the nations still oppressed by colonialism one after the other to rise up for their independence.
In this particular case, Palestine has so far suffered 75 years of brutal occupation by the Israeli regime, which violates human rights and practices forms of ethnic cleansing and racial discrimination. In the last week alone, the Zionists have killed three Palestinian boys, ravaged holy places and invaded villages with violence against Arab civilians.
We must be aware that a true and lasting peace will only be possible on the basis of the recognition of the right of the Palestinian people to build their own state in historic Palestine: this is a struggle for national liberation with which the Communist Party of Switzerland sympathises.
Continuing to support the positions of the Zionist occupier, on the other hand, means fanning the flames, as is, by the way, indicated by the anti-Arab war state declared by the regime in Tel Aviv (supported by the USA and the EU), which has always advocated extending the conflict to Iran as well.
Even more so in such a scenario, the Swiss Confederation should therefore hold fast to its neutrality and avoid an uncritical siding with the US and Israel, and on the contrary offer its good offices to mediate so that the Zionist entity respects UN resolutions, renounces its blockade of Gaza and withdraws from the occupied territories.
Communist Party (Switzerland)
Solidarietà con la lotta di liberazione nazionale palestinese!
Come spieghiamo da tempo siamo entrati in una nuova epoca storica caratterizzata dalla transizione al multipolarismo, che spingerà una dopo l’altra le nazioni ancora oggi oppresse dal colonialismo a ribellarsi per la propria indipendenza.
Nel caso particolare la Palestina ha subito finora 75 anni di brutale occupazione da parte del regime israeliano, che viola i diritti umani, pratica forme di pulizia etnica e discriminazione razziale. Solo nell’ultima settimana i sionisti hanno ucciso tre ragazzi palestinesi, hanno compiuto continue devastazioni in luoghi sacri e invaso villaggi con violenza contro i civili arabi.
Occorre essere consapevoli che una pace vera e duratura sarà possibile solo sulla base del riconoscimento del diritto del popolo palestinese a costruire il proprio Stato nella Palestina storica: si tratta di una lotta di liberazione nazionale con cui il Partito Comunista solidarizza.
Continuare per contro a sostenere le posizioni dell’occupante sionista significa soffiare sul fuoco, come peraltro lascia presagire lo stato di guerra anti-arabo dichiarato dal regime di Tel Aviv (sostenuto dagli USA e dall’UE), che da sempre caldeggia di estendere il conflitto anche all’Iran.
Ancora di più di fronte a questo scenario, la Confederazione dovrebbe quindi tenersi stretta la sua neutralità evitando di schierarsi acriticamente e per partito preso con gli USA e Israele, e al contrario offrire i suoi buoni uffici per mediare affinché l’entità sionista rispetti le risoluzioni dell’ONU, rinunci al blocco di Gaza e si ritiri dai territori occupati.
Partito Comunista (Svizzera)